Come funziona la successione: tutto quello che devi sapere
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- La prima fase è l’apertura della successione, che avviene nel momento della morte del defunto.
- Si parla di successione ereditaria legittima quando gli eredi vengono identificati secondo una gerarchia prevista dalla legge e di successione testamentaria quando il patrimonio viene distribuito secondo le volontà espresse prima della morte.
- Esiste la successione necessaria che riguarda la porzione di eredità di cui non si può disporre liberamente, ma che deve essere destinata agli eredi legittimi in base alla legge.
La perdita di una persona cara non è mai facile, e come se non bastasse, per i parenti più prossimi si aggiunge al dolore una grande quantità di burocrazia di cui occuparsi, molta della quale collegata alla successione.
Questo argomento suscita spesso molte domande e dubbi: come funziona esattamente? Chi eredita? Quali sono le tempistiche e le procedure da seguire?
Se stai cercando risposte a queste e ad altre domande, sei nel posto giusto. In questo articolo, ti spiegheremo tutto quello che devi sapere sulla successione: dalle definizioni di base fino ai casi più complessi, passando per i diritti e i doveri di chi eredita.
Cos'è l'eredità di successione e come funziona
L'eredità di successione è un termine che si riferisce alla trasmissione del patrimonio di un defunto ai suoi eredi. Questo processo può avvenire in assenza o in presenza di un testamento. Nel primo caso, si parla di successione ereditaria legittima, in cui gli eredi vengono identificati secondo una gerarchia prevista dalla legge.
Nel caso in cui il defunto abbia scritto un testamento, invece, viene attuata la successione testamentaria, in cui il patrimonio viene distribuito secondo le volontà espresse prima della morte.
In ogni caso, la divisione del patrimonio viene effettuata con attenzione alla percentuale di valore assegnata ai beni da parte del de cuius quando era ancora in vita.
È importante sottolineare che entro il sesto grado possono esserci degli eredi che possono rivendicare il loro diritto alla successione. Gli eredi possono essere chiamati a dividersi il patrimonio oppure a rinunciare a esso.
Inoltre, la legge prevede la possibilità per un erede di rinunciare alla propria parte di eredità in favore di un altro. In questo modo, la successione viene semplificata e risulta più chiara per tutti gli interessati.
Le fasi della successione ereditaria
Come si svolge quindi la successione? Ci sono diverse fasi a cui prestare attenzione, e conoscere l'ordine in cui si svolgono dà sicuramente un vantaggio alla tua organizzazione.
La prima fase è l’apertura della successione, che avviene nel momento della morte del defunto. In seguito, si procede all’identificazione degli eredi legali del defunto secondo il regime di legge. Se il defunto ha previsto una successione testamentaria, il testamento andrà rispettato.
La seconda fase riguarda il patrimonio del defunto, che va valutato e diviso tra gli eredi. In questa fase è possibile che gli eredi optino per una divisione in comune accordo dei beni ereditari, oppure che si proceda con la vendita dei beni e la conseguente ripartizione del ricavato.
La terza fase comprende la redazione dell’inventario dei beni. L’inventario viene redatto dai convocati dalla cancelleria del tribunale competente, sulla base dei documenti e atti prodotti dagli eredi e/o dai soggetti chiamati in causa. Si tratta di un documento che riporta l’elenco completo dei beni del defunto, con la descrizione dei singoli oggetti, la loro valutazione e il loro utilizzo.
La quarta fase è quella della liquidazione delle eventuali passività ereditarie, come ad esempio debiti, tasse e spese funerarie. Una volta liquidate tutte le passività, gli eredi potranno disporre del patrimonio ereditario e dividerlo tra di loro.
Ovviamente, il processo successorio può essere lungo e complesso, soprattutto in caso di successioni complesse o con conflitti fra i vari eredi. In questi casi, può essere necessario affidarsi a professionisti esperti del diritto successorio, in modo da poter tutelare al meglio i propri diritti e quelli dei propri cari.
L’accettazione dell’eredità
L’accettazione dell’eredità è un passaggio fondamentale del diritto ereditario che avviene quando un erede assume la titolarità dei beni appartenuti al defunto.
L’accettazione dell’eredità può avvenire in modo esplicito, cioè con un atto ricevuto dal notaio, o in modo tacito, cioè mediante comportamenti espliciti che testimoniano l’intenzione dell’erede di accettare l’eredità. Il Codice civile definisce questa operazione come un atto formale che può o non può essere sottoposto a ulteriori controlli e verifiche.
In caso di rifiuto dell’eredità, l’erede ha il diritto di rinunciare a ricevere i beni del defunto, facendo a meno anche del debito che potrebbe derivarne. La rinuncia alla successione ereditaria può essere eseguita mediante una dichiarazione scritta che deve essere presentata al tribunale esclusivamente dall’erede.
In questa fase, l'erede ha tre possibilità:
- accettazione dell'eredità, che comporta il godimento del patrimonio del defunto, ma anche il pagamento degli eventuali debiti;
- rinuncia all'eredità, per cui non riceverà il patrimonio, ma non sarà neanche tenuto a pagare i debiti;
- accettazione con beneficio di inventario, solo per le persone minorenni o incapaci, che in questo caso erediteranno il patrimonio ma non i debiti.
Come funziona la successione legittima
Quando una persona muore senza aver redatto alcun testamento, il compito di definire gli eredi spetta alla legge: è il caso della successione legittima.
Gli eredi legittimi sono i parenti del defunto, ovvero discendenti, ascendenti, fratelli e sorelle, nipoti e zii. Questi possono succedere al defunto in maniera proporzionale alla vicinanza di parentela, fino ad arrivare al sesto grado.
Più chiarezza sulla successione
Speriamo di averti chiarito le idee sull'iter che si attiva all'apertura della successione, in seguito alla scomparsa di una persona.
Il caso in cui il defunto abbia lasciato un testamento è molto diverso da quello in cui invece non abbia espresso alcuna volontà, ma in entrambi i casi interviene la legge a tutelare i diritti dei parenti più prossimi.
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