Pianificazione pensionistica: come strutturarla in 5 mosse
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La pianificazione pensionistica è un tema che ormai nessuno di noi può permettersi di rimandare. Proprio come qualsiasi altro grande cambiamento di vita, il viaggio verso la pensione ha bisogno di essere organizzato per tempo.
Certo, proiettarsi in un futuro lontano è sempre difficile. Ma vincere questi attriti emotivi è fondamentale. Anche se l’idea di dover accantonare dei risparmi che resterebbero inutilizzati per qualche decennio ci frena e alimenta la procrastinazione, dobbiamo avere una visione lucida e lungimirante.
L’inevitabile scarsità delle prestazioni pensionistiche obbligatorie, dovrebbe indurci a sottoscrivere una forma di previdenza capace di garantirci una vecchiaia serena. Dunque, è necessario fare delle scelte oculate, pensare a quali azioni intraprendere per valorizzare i nostri risparmi e costruire una rendita integrativa adeguata.
I semplici risparmi in banca non saranno sufficienti, anche a causa dell’inflazione che ne riduce il potere d’acquisto. Perciò, vediamo subito come potresti sviluppare una pianificazione previdenziale efficace e iniziare subito a tutelare il tuo tenore di vita anche quando andrai in pensione.
Da dove iniziare a strutturare un’efficace pianificazione pensionistica
Se non hai mai pensato alla tua pianificazione pensionistica, può risultare difficile anche solo approcciarsi ai passaggi necessari per strutturarla. Probabilmente vedi la pensione come un momento molto lontano, che non ha nulla a che vedere con te oggi. Tuttavia, le prospettive che abbiamo riguardo alle pensioni future sono quantomeno sconfortanti.
Ecco perché sviluppare una strategia che ti consenta di avere una rendita integrativa un domani è proprio un’attività da intraprendere adesso, in questo momento. E se non conosci nel dettaglio i passaggi necessari per una pianificazione previdenziale che non tralasci nulla, abbiamo scritto questo articolo proprio per te.
Prima ancora di pianificare, però, è necessario prendere in considerazione i 2 maggiori rischi legati alla pianificazione pensionistica: premorienza e longevità.
Il primo caso si materializza quando una persona vive meno dell’aspettativa media: il rischio è dunque quello di lasciare i propri cari senza risorse. Il secondo caso, invece, si verifica quando la vita di una persona è più lunga rispetto all’aspettativa media: quando è così, se si è strutturato un piano pensionistico poco lungimirante, c’è il pericolo di restare senza risorse per il proprio sostentamento.
Tutti questi rischi, seppur non prevedibili, puoi anticiparli ed evitarne le conseguenze gestendoli con adeguati strumenti assicurativi. Consapevoli di quello che potrebbe accadere, siamo ora pronti per pianificare la nostra pensione.
#1 Qual è la tua situazione attuale?
Il primo passo necessario a pianificare la tua previdenza integrativa è l’analisi della situazione attuale. In particolare, in questa fase dovrai fare attenzione ad alcuni dettagli:
- essere consapevole dei rischi e delle criticità che riguardano la tua posizione lavorativa;
- valutare gli estratti contributivi di tutti coloro che compongono la famiglia;
- stimare la quota di pensione che ti spetta.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, esistono in rete alcuni strumenti che si possono utilizzare, primo tra tutti il servizio messo a disposizione dall’INPS: La mia pensione futura.
È utile perché ti consente di avere una stima veritiera della pensione che riceverai, poiché prende in considerazione elementi come l’età, la storia lavorativa e il reddito.
Si tratta dello strumento più completo per pianificare la pensione, perché permette anche di:
- prendere in considerazione il ruolo dell’inflazione;
- controllare l’estratto contributivo;
- simulare sospensioni dal lavoro e un possibile andamento retributivo;
- modificare le previsioni per quanto riguarda il PIL;
- scegliere su quale fondo basare la simulazione.
Il sistema di calcolo della pensione fornito da INPS consente di valutare la prestazione pensionistica che puoi aspettarti in base a una moltitudine di scenari possibili, per sondare ogni ipotesi.
#2 Calcolare la cifra per cui è necessaria la rendita integrativa
Una volta ottenuta una stima realistica della quota della propria pensione, è possibile calcolare il divario tra ciò che si riceverà dallo stato e l’effettivo fabbisogno della famiglia.
In genere, si calcola questo divario facendo la differenza tra l’ultima retribuzione prima del pensionamento e il primo assegno pensionistico. Questa differenza, ai fini della pianificazione pensionistica, dovrà essere calcolata con il tasso di sostituzione. Quindi, prendendo in considerazione la percentuale di introito non coperto dall’erogazione statale.
#3 Prendere in considerazione il fabbisogno futuro per una pianificazione pensionistica efficace
Lo studio del tuo piano pensionistico sarebbe incompleto, se ti limitassi a prendere in considerazione solamente il gap tra il tuo reddito da lavoro e quello da pensione.
Per avere una panoramica molto precisa della pensione integrativa di cui hai bisogno, dovrai prendere in considerazione anche il fabbisogno futuro, sia tuo che della tua famiglia: solo in questo modo potrai avere un’idea precisa da cui partire. I due aspetti fondamentali che dovrai prendere in considerazione sono:
- tenore di vita che vorresti avere una volta andato in pensione;
- eventuali redditi aggiuntivi, lasciti o proprietà che potrebbero andare ad accrescere il patrimonio.
#4 Inizia ad accantonare la tua pensione integrativa
Ora che hai valutato la tua situazione attuale, e hai fatto una stima piuttosto precisa di ciò che accadrà quando sarai in pensione, puoi iniziare ad agire nel presente. Ovvero, iniziare ad accantonare la cifra che ti permetterà di avere una rendita integrativa.
In questa fase della pianificazione pensionistica, è di importanza fondamentale capire quanto puoi e vuoi investire nel presente per la tua pensione futura. La valutazione che farai dovrà tenere in considerazione almeno 3 elementi molto importanti:
- quanto puoi dedicare ogni mese al pilastro integrativo, dunque quale quota di risparmio sarà versata nel fondo pensione;
- quanto tempo hai per accantonare la cifra necessaria. Ovvero, quanti anni mancano alla pensione;
- stima del rendimento atteso.
Per calcolare il montante finale, puoi utilizzare una funzione di Excel molto comoda che si chiama Valore Futuro (può essere richiamata con VAL.FUT). Ti basterà inserire la quota di risparmio che vuoi accantonare, il tempo per cui lo farai e il rendimento atteso, per ottenere il risultato.
Per una pianificazione pensionistica oculata, è fondamentale scegliere il comparto di rischio più adatto alle tue esigenze. Infatti, è molto comune scegliere comparti garantiti e difensivi, anche nei casi in cui il fondo venga sottoscritto quando mancano decenni alla pensione. Non sempre è la scelta giusta. Ognuno di noi ha i propri progetti ed esigenze.
I comparti garantiti, nel lungo periodo tendono a sottoperformare, rispetto a quelli azionari. Per cui è necessario fare una scelta consapevole. E il tuo consulente OVB è a tua disposizione proprio per questo motivo. È poi da notare come la previdenza integrativa sia più remunerativa rispetto al TFR, che dovrà comunque essere gestito in modo efficace. Ci hai già pensato?
#5 Decidi come gestire il montante
Dovrai affrontare questa fase della tua pianificazione pensionistica solamente all’uscita dal mondo del lavoro. Ovvero, quando arriverà il momento della pensione. Dunque, come gestire la somma accumulata nel corso degli anni di accantonamento?
In pratica, puoi scegliere tra due opzioni: ritirare l’intero capitale, oppure optare per una rendita. Alla scadenza, la norma prevede che sia possibile ritirare il capitale solamente per il 50%, a meno che il suo 70%, convertito in rendita, non sia inferiore al 50% della pensione sociale.
In ogni caso, non si può prescindere dal fatto che il fine della pianificazione previdenziale sia proprio integrare la pensione. Quindi, è necessario che il montante finale si converta in rendita, magari reinvestendolo in asset finanziari diversificati e adeguati ai tuoi obiettivi.
Se vuoi optare per una rendita integrativa al momento della pensione, devi sapere che ne esistono di diversi tipi:
- Rendita vitalizia. Tipicamente, questo tipo di soluzione presenta i coefficienti di trasformazione più alti, perché è anche la più rischiosa. Infatti, è assicurata solo finché chi la sottoscrive è in vita. È consigliabile sceglierla solo se non hai altre persone da tutelare.
- Rendita reversibile. Con questa opzione, in caso di decesso del beneficiario della rendita, è possibile assicurare una rendita a un’altra persona. Generalmente, questa soluzione viene utilizzata per tutelare il coniuge, a meno che questi non sia molto più giovane. In tal caso, la prestazione risulterebbe inferiore.
- Rendita certa per un determinato numero di anni. In questo caso, si stabilisce una quota per un certo arco temporale, che verrà versata all’assicurato, se in vita, oppure a un altro beneficiario, in caso di decesso. Una volta raggiunto il termine designato, la rendita diventa vitalizia.
Per scegliere una di queste opzioni per la tua previdenza integrativa, non esiste una regola fissa, ma dovrai valutare la soluzione più adatta alla tua situazione.
Perché strutturare la tua pianificazione pensionistica è importante
Pianificare la pensione può sembrare prematuro. Soprattutto, quando ancora mancano molti anni. Ma è importante pensarci in anticipo, perché la situazione delle pensioni pubbliche è piuttosto sconfortante e ti servirà del tempo per accumulare un capitale tramutabile in una rendita adeguata.
Agire oggi per sviluppare un piano per la pensione è dunque cruciale per garantirti un futuro sereno. Dopotutto, quando smetterai di lavorare, avrai bisogno di risorse per coprire le spese quotidiane, come un affitto, affrontare eventuali spese mediche e qualsiasi altro imprevisto. Ma da dove si comincia a strutturare un piano per la pensione integrativa?
Per analizzare nel modo migliore i punti che abbiamo affrontato insieme, puoi richiedere una consulenza pensionistica a uno dei nostri esperti. Sapranno darti tutte le informazioni di cui hai bisogno per una scelta consapevole della soluzione più adatta a te. Contatta ora un consulente OVB. Metti al sicuro il tuo futuro e quello della tua famiglia.