Congedo parentale e retribuzione: conciliare figli e denaro

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Padre e figlio – Durante Congedo Parentale
Gli aspetti più importanti su entrate e figli

Tempo di lettura: circa 4 minuti

  • In Italia, i genitori possono richiedere fino a 11 mesi di congedo parentale.
  • Per supportare economicamente le famiglie esiste la cosiddetta indennità parentale. I genitori hanno diritto a ricevere una percentuale dello stipendio durante il congedo parentale per un numero limitato di mesi.
  • I figli costano – in media si spendono 175.700 euro per ciascuno di loro fino a quando diventano maggiorenni.
  • I genitori possono prepararsi al meglio dal punto di vista finanziario attraverso una previdenza e pianificazione adeguata.

La nascita del primo figlio: l'emozione e l'attesa crescono di giorno in giorno. Ma fino ad allora devi ancora occuparti di alcune cose. Devi assolutamente valutare il fattore economico. Cosa è meglio fare? Per quanto tempo puoi chiedere il congedo parentale o dovresti lavorare part-time? Qui puoi trovare tutte le informazioni su finanze e reddito post nascita.

In Italia per la madre è previsto un congedo obbligatorio per un periodo continuativo o frazionato, della durata complessiva di 6 mesi a partire dall’ultimo periodo di gravidanza, la cosiddetta maternità obbligatoria. Durante questo periodo la madre ha diritto ad un’indennità di maternità pari all’80% della sua retribuzione media giornaliera calcolata in base alla retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo di congedo. Successivamente l’assenza dal lavoro può essere estesa col congedo parentale facoltativo con un’indennità pari al 30% della retribuzione.

Che cosa significa congedo parentale?

Permette ai genitori di sospendere temporaneamente l'attività lavorativa e di essere protetti dal licenziamento. E soprattutto consente loro di dedicare tempo alle cure del figlio in tranquillità dopo la nascita del bambino.

Indennità parentale: eleggibilità e requisiti

Per richiedere l'indennità parentale, è necessario presentare un’apposita domanda online all’INPS. Questo comporta una serie di documenti e alcuni requisiti. In particolare l’indennità può essere richiesta da:

  • Madre lavoratrice dipendente
  • Padre lavoratore dipendente, anche durante la maternità obbligatoria della madre del figlio
  • Madre lavoratrice autonoma in caso di contributi versati fino al mese precedente
Mamma con bambino – durante congedo parentale

Inoltre, i genitori possono fare richiesta per l’assegno unico e universale per i figli a carico, e senza limiti di età per i figli disabili, attribuibile dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio. Questa agevolazione prevede l’erogazione di un importo variabile, determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Ad esempio per redditi ISEE fino a 15.000 euro l’importo mensile è pari a 175 euro al mese per ogni figlio minorenne, e poiché l’assegno è una misura “universale” l’assegno puo’ essere richiesto anche in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40.000 euro dalla maggiore età ai 18 anni.

Il nostro consiglio: Informati per tempo prima del parto sulla normativa completa e sulla procedura necessaria, comprese le scadenze per le autorità e i datori di lavoro. Puoi servirti di una checklist per aiutarti a svolgere alcune fastidiose pratiche burocratiche.

Dalla gravidanza all’età adulta – il costo di un figlio

La spesa per i figli dipende da vari fattori, ma ci sono dei costi medi per orientarsi.  Secondo Federconsumatori, un figlio fino a 18 anni costa in media 175.500 euro. I costi mensili aumentano costantemente con l'età.

Per poter far fronte a questi costi elevati, soprattutto se uno o entrambi i genitori temporaneamente non lavora, è importante una buona pianificazione finanziaria. È meglio iniziare a pianificare prima del parto, in modo da poter godere appieno del tempo trascorso insieme.

Genitori insieme al proprio figlio – ottenere indennità parentale

5 consigli finanziari pratici sul congedo parentale

Per poter andare in congedo parentale a cuor leggero, è importante prepararsi finanziariamente e disporsi nella giusta condizione. Abbiamo cinque consigli per aiutarti a gestire le tue finanze durante - e oltre - il congedo parentale.

  1. Parla dei soldi: metti sul tavolo i fatti concreti. Di quanto denaro disponi al mese e quali sono i tuoi costi fissi? Per una migliore visione d'insieme, puoi adottare il modello dei tre conti. C'è un conto comune per tutti i redditi e conti separati per ciascun genitore.
  2. Prenditi cura della tua previdenza di anzianità...: non tralasciare la previdenza per la terza età durante il congedo parentale e prevedi una compensazione finanziaria con un fondo di risparmio. Soprattutto le donne possono compensare gli anni di contributi mancanti.
  3. ...e quella di tuo figlio: con un fondo di risparmio puoi anche provvedere alla previdenza dei tuoi figli. Con piccoli contributi mensili, puoi risparmiare per la patente di guida, l'istruzione o altre spese del tuo bambino fin dalla nascita.
  4. Risparmia efficacemente nella vita di ogni giorno: soprattutto per i bambini piccoli, vale la pena acquistare vestiti o giocattoli di seconda mano. In questo modo non dovrai acquistare nuovi oggetti costosi per pochi mesi, ma potrai averli a basso costo e di seconda mano.
  5. Usufruisci di modelli di lavoro flessibili: sempre più datori di lavoro offrono lavoro a distanza o orari flessibili che rendono più facile conciliare lavoro e vita familiare.

Il tema delle finanze e dei futuri genitori non è sempre facile, ma è di grande importanza. Le diverse opzioni consentono ai genitori e ai propri figli di essere sostenuti finanziariamente, dalla gravidanza fino al compimento del 18° anno di età. In particolar modo i primi anni sono cruciali. Anche usufruendo delle agevolazioni previste è importante avere un piano pensionistico ben studiato per non subire svantaggi in seguito. Anche i datori di lavoro possono aiutare i genitori attraverso modelli di lavoro flessibili e congedi parentali, agevolando i propri dipendenti a trovare l’equilibrio tra famiglia e lavoro.

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