Pensione per Partita IVA: come pianificare il futuro da lavoratore autonomo

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Pensione e Partita IVA
I concetti più importanti da tenere a mente se stai pensando alla tua pensione come lavoratore autonomo

Tempo di lettura: circa 4 minuti

  • Il sistema di contribuzione a cui una Partita IVA deve fare riferimento dipende dal tipo di cassa o gestione previdenziale a cui è iscritto, che dipende dalla professione esercitata.
  • La legge italiana prevede un'età minima di 67 anni, e almeno 20 anni di contributi versati per poter percepire la pensione di vecchiaia.
  • Il calcolo della pensione lorda annuale si ottiene moltiplicando tra di loro il montante contributivo, il tasso annuo di capitalizzazione e il coefficiente di trasformazione.
  • Il calcolo della pensione è influenzato dal modello contributivo (retributivo, contributivo o misto) da applicare in base agli anni in cui ha lavorato il titolare di Partita IVA.

Pianificare la pensione è una delle sfide più importanti per chi lavora in proprio.

Libertà e flessibilità sono i vantaggi di essere un lavoratore autonomo, ma quando si tratta di sicurezza finanziaria per la vecchiaia, bisogna pensare attentamente. 

Vediamo insieme come funziona la pensione per Partita IVA e come prepararsi al meglio per il futuro.

Previdenza per Partita IVA: quali sono le possibilità?

Chi possiede una Partita Iva è iscritto ad una cassa o gestione separata, in base alla professione esercitata:

  • Casse di previdenza di categoria per i liberi professionisti iscritti all’Albo (per esempio la Cassa Forense per gli Avvocati, Inarcassa per Architetti e Ingegneri, ENPAV per i Veterinari, INPGI per i Giornalisti e molte altre);

  • Gestione Separata INPS per i liberi professionisti che non hanno una cassa di previdenza dedicata;

  • Gestione Artigiani e Commercianti INPS, appunto dedicata ad artigiani e commercianti.

Ogni singola cassa previdenziale risponde ad un sistema di contribuzione stabilito dal regolamento. Mentre per i due tipi di gestione previdenziale sono stabilite ogni anno delle aliquote, cioè percentuali sul reddito imponibile. 

Per Artigiani e Commercianti c’è anche un minimale obbligatorio da versare e il resto dei contributi sono da versare sulla parte eccedente.

Scopri come conoscere la tua posizione previdenziale e come migliorarla.

Quando puoi andare in pensione se hai Partita IVA?

È lo Stato a stabilire a quale età minima si può andare in pensione e quanti anni di contributi sono necessari.
 

Attualmente, la legge italiana prevede, per iniziare a percepire la pensione di vecchiaia per i titolari di Partita IVA, i 67 anni di età, a condizione di aver versato almeno 20 anni di contributi

Tuttavia, ci sono delle opzioni per andare in pensione prima di aver raggiunto il requisito minimo dell’età, a cui accedere in base al numero di anni di contributi accumulati:

Ogni opzione ha i suoi requisiti specifici, perciò è importante informarsi bene o richiedere una consulenza con un esperto OVB.

Come calcolare la pensione per una Partita IVA

Per il calcolo della pensione lorda annua per i titolari di Partita IVA bisogna moltiplicare tra di loro alcuni fattori: il montante contributivo, il tasso annuo di capitalizzazione e il coefficiente di trasformazione. 

In pratica, la pensione dipende dalla somma dei contributi versati negli anni, adeguata in base a vari parametri economici.

Montante contributivo

Il montante contributivo è la somma dei contributi che hai versato nel corso della tua carriera lavorativa. Ogni anno, i tuoi contributi vengono capitalizzati in base al tasso di capitalizzazione stabilito dall’ISTAT.

Tasso annuo di capitalizzazione

Il tasso annuo di capitalizzazione è il valore determinato dall’ISTAT in relazione alla variazione dei PIL su cinque anni.

Coefficiente di trasformazione

Il coefficiente di trasformazione è un valore che viene aggiornato periodicamente e serve a trasformare il tuo montante contributivo in rendita annua. Questo coefficiente varia in base all’età in cui decidi di andare in pensione.

Come i modelli contributivi influenzano il calcolo della pensione

Il sistema pensionistico italiano ha subito diverse riforme nel corso degli anni, che hanno introdotto vari modelli contributivi: il sistema retributivo, il sistema contributivo e il sistema misto. Questi modelli influiscono notevolmente sul calcolo della pensione, a seconda degli anni in cui sono stati accumulati i contributi.

Pensione Partita IVA

Sistema retributivo 

Il sistema retributivo è applicato ai contributi versati fino al 31 dicembre 1995. In questo modello, la pensione viene calcolata in base alla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di lavoro.

Sistema contributivo 

Il sistema contributivo si applica ai contributi versati a partire dal 1° gennaio 1996. In questo modello, la pensione viene calcolata sulla base dei contributi effettivamente versati durante tutta la carriera lavorativa, capitalizzati annualmente con il tasso annuo di capitalizzazione. 

Sistema misto

Il sistema misto si applica a coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 e continuano a lavorare dopo tale data. Per questi lavoratori, la pensione sarà calcolata in parte con il sistema retributivo e in parte con il sistema contributivo. La parte retributiva coprirà i contributi versati fino al 1995, mentre la parte contributiva si applicherà ai contributi versati dal 1996 in poi. 

Esempio pratico: Supponiamo che tu abbia iniziato a lavorare nel 1985 e continui a lavorare fino al 2025. La tua pensione sarà calcolata con il sistema misto:

  • per i contributi versati dal 1985 al 1995, si utilizzerà il sistema retributivo;
  • per i contributi versati dal 1996 al 2025, si utilizzerà il sistema contributivo.

Ogni anno di contributi versati sarà capitalizzato con il tasso annuo di capitalizzazione, e il montante contributivo totale sarà convertito in rendita annua usando il coefficiente di trasformazione corrispondente alla tua età di pensionamento.

Come affrontare il gap pensionistico

Un problema comune per i titolari di Partita IVA - e non solo - è il gap pensionistico, cioè la differenza tra l'ultimo stipendio e la prima rendita pensionistica

Spesso, questa differenza è del 40%. Per evitare sorprese, è essenziale pianificare in anticipo e considerare opzioni come la pensione integrativa. Scopri di più sulla pianificazione previdenziale.

Questa può essere una soluzione per aumentare il tuo reddito durante la pensione. Puoi scegliere tra vari fondi pensione che offrono diversi rendimenti e livelli di rischio. 

Investire in una pensione integrativa fin da giovani può fare una grande differenza. Non aspettare, inizia a pianificare oggi stesso il tuo futuro finanziario!

Per ricevere supporto nella valutazione delle opzioni disponibili e prendere una decisione informata che sia in linea con le tue circostanze individuali

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