Quanto costa andare a vivere da soli?
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- Vivere da soli in Italia costa mediamente tra 900 e 2.000 euro al mese, a seconda della città e dello stile di vita.
- Per affrontare serenamente la vita indipendente, serve un reddito il più possibile stabile, di almeno 1.400-1.500 euro al mese.
- È consigliabile creare un fondo di emergenza per gestire gli imprevisti, pari a 3-6 mesi di spese.
Prendere la decisione di vivere da soli rappresenta un passo significativo, ricco di considerazioni, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto economico.
La domanda fondamentale per chi pondera questa scelta è: "Quanto costa andare a vivere da soli?". In Italia, il costo della vita per chi decide di intraprendere questa avventura varia notevolmente a seconda della città prescelta, del tipo di alloggio e dello stile di vita adottato.
In media, il costo per mantenere una vita autonoma nel paese oscilla tra i 900 e i 2.000 euro al mese. Questa cifra copre le spese essenziali, inclusi affitto, utenze, alimentari, trasporti e altre necessità. Tuttavia, è essenziale sottolineare come le grandi metropoli come Milano e Roma presentino costi di vita superiori rispetto a città di dimensioni minori.
Avere una chiara visione di questi costi è fondamentale per organizzare un budget adeguato e garantirsi uno stipendio che copra tutte le spese vitali. Leggi anche i nostri 7 consigli per andare a vivere da soli e vivere un’esperienza fantastica.
Quanto costa andare a vivere da soli? Le principali spese iniziali
Caparra per l’affitto
Una delle spese più significative quando si decide di andare a vivere da soli è quella relativa all’affitto e alla caparra iniziale. L’affitto varia notevolmente a seconda della città, della zona e del tipo di alloggio scelto.
Ad esempio, un monolocale a Milano potrebbe costare intorno agli 800 euro al mese, mentre a Palermo il costo potrebbe essere significativamente più basso, intorno ai 320 euro al mese.
Oltre al canone di affitto mensile, è necessario considerare la caparra, anche conosciuta come deposito cauzionale. Questa somma, che generalmente equivale a 2-3 mensilità di affitto, serve come garanzia per il proprietario in caso di danni all’immobile o mancato adempimento degli obblighi contrattuali da parte dell’affittuario.
Per esempio, se l’affitto è di 600 euro al mese, la caparra potrebbe essere di 1.200 euro (2 mensilità) più il mese di affitto corrente, per un totale di 1.800 euro.
Se, invece, stai valutando di acquistare casa, leggi l’approfondimento dedicato: Acquistare casa o andare in affitto: qual è la scelta migliore?
Acquisto con o senza mutuo
Costi per arredi e attrezzature
Se l’appartamento non è arredato, è necessario considerare i costi per l’acquisto di mobili e attrezzature di base utili a rendere abitabile l’immobile.
I costi per l’arredamento possono variare ampiamente a seconda della qualità e della quantità dei mobili e degli elettrodomestici scelti.
Inoltre, bisogna anche considerare le spese per l’attivazione delle utenze come luce, gas, acqua e internet.
Queste spese iniziali possono aggiungersi rapidamente, quindi è importante avere un fondo di emergenza per coprire queste esigenze.
Scopri come arredare la casa con pochi soldi.
Spese iniziali per chi va a vivere da solo: affitto, bollette e arredamento
Canone di affitto o rata del mutuo
Per chi vive in affitto, il canone rappresenta una delle spese più significative e varia in base alla città, alla zona e al tipo di alloggio.
In città come Milano o Roma i costi possono superare gli 800 euro al mese per un monolocale, mentre in città più piccole i prezzi scendono anche sotto i 400 euro.
Se, invece, si decide di acquistare una casa il costo mensile dipende dalla presenza o meno di un mutuo.
In caso di acquisto senza finanziamenti, non ci sono altri costi mensili legati alla proprietà, fatta eccezione per eventuali spese condominiali o di manutenzione.
Se invece si ha un mutuo, la rata mensile sostituisce il canone di affitto e può oscillare, ad esempio, tra 400 e 600 euro per un finanziamento di 100.000 euro su 20-30 anni, variando in base al tasso di interesse e alla durata del prestito.
Entrambe le opzioni richiedono una pianificazione attenta del budget per gestire queste spese fisse in modo sostenibile.
Utenze e bollette
Le utenze e le bollette sono una parte importante delle spese ricorrenti mensili per chi vive da solo. Luce, gas, acqua e riscaldamento hanno costi che dipendono dall'alloggio e dai consumi individuali.

Per luce e gas, le spese variano tra 70 e 150 euro mensili, in relazione all'attuale aumento delle bollette. L'acqua costa generalmente tra 30 e 50 euro al mese, mentre la TARI (Tassa sui Rifiuti) ha un costo medio di circa 28 euro mensili (280 euro all'anno).
Il riscaldamento, se autonomo, ha costi legati al contratto di luce e gas, ai consumi e all'efficienza energetica degli apparecchi. Con il riscaldamento centralizzato, le spese sono divise con gli altri condomini, ma restano una parte importante del budget mensile.
Internet e telefono
Internet e telefono rappresentano spese ricorrenti da non sottovalutare. Il costo medio di questi servizi oscilla tra 30 e 50 euro al mese, a seconda del piano e del fornitore.
Spesa e trasporti
L'alimentazione è tra le spese più consistenti per chi vive da solo, con una media di 200-250 euro mensili. Il costo per chilogrammo aumenta con la diminuzione della quantità acquistata, svantaggiando i single rispetto alle coppie.
I costi dei trasporti variano in base alle esigenze personali. Utilizzare i mezzi pubblici costa tra 30 e 70 euro al mese, mentre mantenere un'auto, considerando carburante, assicurazione e manutenzione, può costare oltre 100 euro al mese.
Spese accessorie
Assicurazioni sulla persona
Vivere da soli comporta l'importanza di valutare la protezione offerta dalle assicurazioni personali, che possono coprire diversi ambiti della vita quotidiana.
Le polizze sulla persona sono strumenti utili per fronteggiare imprevisti come infortuni, malattie o danni causati a terzi.
Le opzioni disponibili includono:
- assicurazioni sanitarie, che coprono spese mediche non rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale, come visite specialistiche, esami diagnostici o interventi chirurgici. Scopri di più sulla tutela della tua salute;
- polizze contro infortuni, ideali per chi vuole tutelarsi economicamente in caso di incidenti che limitino temporaneamente o permanentemente l’autonomia personale;
- responsabilità civile (RC), utile per coprire i danni involontariamente causati a terzi, spesso richiesta anche dai proprietari di animali domestici;
- assicurazioni sui beni personali, per proteggere oggetti di valore o l’abitazione contro furti, incendi o danni accidentali.
La scelta di una o più polizze può essere personalizzata in base alle proprie necessità e al budget disponibile, garantendo una maggiore tranquillità nella gestione della vita indipendente.
Spese impreviste
Affrontare le spese impreviste è essenziale per chi decide di vivere da solo. Gli incidenti domestici, i guasti agli elettrodomestici e altre emergenze possono avere un impatto rilevante sulle tue finanze, senza un’adeguata preparazione.
È raccomandato disporre di un fondo di emergenza, idealmente pari a 3-6 mesi delle proprie spese mensili, per fronteggiare tali evenienze.
Questo fondo rappresenta una sicurezza per attenuare le conseguenze economiche di situazioni impreviste, contribuendo a preservare la propria stabilità finanziaria.
Inoltre, è essenziale prepararsi ad eventuali aumenti dei costi delle utenze e delle bollette, particolarmente in periodi di inflazione o crisi energetica.
Avere un piano strategico per gestire il tuo patrimonio in modo flessibile è fondamentale per affrontare serenamente questi cambiamenti e mantenere un controllo efficace sulle proprie finanze. Approfondisci questo tema leggendo di più sul bilancio familiare.
Vivere da soli costituisce una sfida notevole, ma rappresenta allo stesso tempo un passo importante verso l'autonomia.
Per chi sta valutando di lasciare il nido familiare, è di fondamentale importanza avere un reddito il più possibile stabile nel tempo, idealmente superiore ai 1.400-1.500 euro al mese, e prepararsi a gestire eventuali spese non previste.
Se sei determinato a intraprendere questo percorso, è importante fare i calcoli con precisione, risparmiare e adottare strumenti efficaci per ottimizzare la gestione delle finanze e del tuo patrimonio.
