Matrimonio e finanze: quali aspetti devo considerare dopo il matrimonio?
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- Vuoi sposarti? Dopo l’ufficio di stato civile, c’è qualcosa di cui devi occuparti in tema di finanze e tutela finanziaria.
- Prima del vostro matrimonio dovete pianificare soprattutto come intendete finanziare la festa nuziale e cosa dovrà succedere in caso di separazione.
- Per iniziare la vostra vita a due senza pensieri, dovreste parlare per tempo di come volete regolamentare le vostre finanze e i vostri conti dopo la celebrazione del matrimonio, tanto più se nel vostro rapporto avete previsto dei figli.
- Polizze assicurative in comune vi apportano ulteriori vantaggi sul piano finanziario.
- Molto importante è garantirsi reciprocamente una tutela finanziaria nella maniera corretta, nel caso in cui a uno dei due succeda qualcosa.
Un matrimonio porta con sé molti cambiamenti, anche sotto il profilo finanziario. Per poterti godere il più bel giorno della tua vita nel più completo relax, dovresti già pensare prima alle vostre finanze e prendere altre decisioni importanti. Ciò riguarda, oltre al finanziamento della festa nuziale, soprattutto le vostre tasse, il vostro patrimonio, le polizze in comune e la previdenza per il futuro.
Chi sceglie di legarsi per la vita, prima o poi deve occuparsi anche di questioni meno romantiche. Il tema denaro riveste infatti un ruolo importante per il vostro futuro insieme.
Prima del matrimonio: di che cosa ci si deve occupare?
Prima che vi possiate dire “sì”, c’è qualcos’altro da organizzare. Oltre alla pianificazione dei festeggiamenti ci sono alcune questioni giuridiche che dovete discutere, ad esempio comunione o separazione dei beni? Chi si farà carico di quali spese? Come volete tenere i vostri conti e chi organizzerà le vostre finanze comuni?
Contratto di matrimonio: sì o no?
Per quanto bello e romantico sia un matrimonio, fatto sta che in tutta Europa circa la metà di tutti i matrimoni termina con una separazione. In alcuni Paesi la percentuale è ancora più alta: in Portogallo e in Lussemburgo, due matrimoni su tre saltano. Per evitare brutte controversie dopo la separazione, un contratto matrimoniale può esservi d’aiuto. Anche se prima del matrimonio nessuna coppia ama affrontare il discorso della fine del proprio rapporto, dovreste riflettere assieme se volete concludere o meno un contratto di matrimonio.
Finanziamento del matrimonio
Un’altra domanda riguarda il modo in cui volete finanziare il vostro matrimonio. In genere, le nozze costano un mucchio di soldi: dall’abito nuziale alla festa di matrimonio, fino alla luna di miele. Per questo motivo, se volete sposarvi, come prima cosa dovreste definire il vostro budget. Forse i vostri genitori o altri parenti vogliono contribuire con un po’ di denaro? Oppure riuscite a risparmiare ancora un pochino prima di affrontare la pianificazione concreta? Anche con un budget ristretto è possibile organizzare un bel matrimonio e il viaggio di nozze non deve necessariamente essere in un resort di lusso alle Maldive.
Se non volete finanziare il vostro matrimonio con i risparmi e con i regali in denaro ricevuti, potete pensare anche a un prestito. Qui, tuttavia, valgono le stesse regole di ogni altro prestito privato: pensate prima esattamente se avete davvero bisogno di un prestito per il matrimonio e se potete ripagarlo rapidamente. Indebitarsi per decenni non è infatti un buon inizio per un matrimonio.
Dopo il matrimonio: che cosa cambia?
Prima l’ufficio di stato civile, poi la quotidianità: è meglio se decidete già prima che ne sarà delle vostre finanze dopo il matrimonio. Quali vantaggi fiscali ci sono? Conti separati o in comune? E come garantirsi una tutela finanziaria in caso di emergenza? Ci sono alcune cose importanti in tema di denaro e contratti che dovete considerare dopo il matrimonio.
Matrimonio e tasse
Nel caso di comunione dei beni, il reddito che deriva da un bene acquisito è attribuito per metà a ciascuno dei due coniugi. Soltanto nel caso in cui vi sia un coniuge “fiscalmente a carico” dell’altro, sarà questo a dover dichiarare tutto il reddito derivante dal bene oggetto di comunione.
Secondo quanto stabilito dall’art. 162 c.c., infatti:
Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.
I redditi dei beni che formano oggetto della comunione legale sono imputati a ciascuno dei coniugi: per metà del loro ammontare netto, oppure per la diversa quota stabilita a seguito di stipula di apposita convenzione matrimoniale, c.d. comunione convenzionale (art. 162 c.c.).
Nel caso di separazione dei beni ciascuno presenterà la propria dichiarazione a meno che non si decida di procedere con la presentazione del modello 730 congiunto. In questo caso, i coniugi possono presentare la dichiarazione 730 in forma congiunta, indicando nei relativi campi il proprio domicilio fiscale. Dal punto di vista fiscale, l’eventuale addizionale comunale IRPEF dovuta sarà normalmente calcolata e trattenuta con le ordinarie regole.
Regolamentazione delle finanze in comune
Dipende solo da voi se dopo il matrimonio volete dividere tutto o se preferite rimanere indipendenti sul piano finanziario. Potete gestire un conto in comune oppure rimanere con conti separati. Un’alternativa, oltre che un buon compromesso per molte coppie, è avere un conto per spese comuni come affitto, automobile e contributi assicurativi e contemporaneamente tenere i conti separati per i propri incassi e le spese.
L’importante è ripartire i costi comuni nella maniera corretta, il che può avvenire dividendoli a metà oppure in base all’ammontare del reddito. In ogni caso, nessuno dei due partner dovrebbe essere svantaggiato. Il tema diventa particolarmente rilevante quando, prima o poi, si hanno dei figli in comune e uno dei partner rimane a casa o deve lavorare part-time. Nella maggior parte dei casi sono le mamme, e pertanto, ora come allora, molte donne in Europa devono lottare contro un reddito più basso e, quindi, contro una previdenza carente e lacune contributive. Non importa se uomo o donna: quando vi sposate, in quanto coniugi, siete responsabili l’uno dell’altra. Nel vostro rapporto, nessuno dei due dovrebbe essere svantaggiato finanziariamente.
Stipula di polizze in comune
Dopo il matrimonio dovreste pensare seriamente ad una polizza sulla vita per garantire il benessere dei propri cari. Quanto è importante poter mantenere lo stesso tenore economico, garantirsi la copertura del mutuo e quindi indirettamente anche la tutela della casa in caso di imprevisti?
Importante inoltre assicurarsi un capitale o un’integrazione alla pensione alla fine della vita lavorativa.
Magari decidete di ingrandire la famiglia e quindi arriva il momento di pensare a garantire un futuro stabile e sereno ai propri figli.
La stipula di una polizza vita diventa sicuramente importante ed ha i suoi vantaggi perché è possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 19% dei premi versati per la polizza caso morte (su un premio massimo che non superi l’importo di Euro 1291 all’anno).
Previdenza comune e tutela finanziaria
Dopo aver sottoscritto le polizze giuste, ci sono diverse altre opzioni per pensare assieme al futuro e alle proprie finanze. Anche qui è una questione di gusti se volete risparmiare assieme o se ciascuno pensa alla propria previdenza per la vecchiaia. Una previdenza ben studiata è in ogni caso importante per poter vivere rilassati anche quando si è in età avanzata.
Le coppie giovani non pensano alle emergenze. Eppure è importante che vi tuteliate reciprocamente nel caso in cui a uno dei due succeda qualcosa, specie se un domani avrete figli. Se disponete di piani di previdenza o di risparmio separati, potrete inserire il vostro partner come beneficiario. In caso di morte, il coniuge avrà diritto al pagamento del denaro.
Non importa dove e come vogliate sposarvi, spesso è utile farsi consigliare da un esperto riguardo alle varie possibilità. Con il giusto supporto potrete godervi il vostro matrimonio in tutto relax, sfruttare i vantaggi fiscali nella maniera corretta e guardare spensierati al futuro in coppia con una certa sicurezza finanziaria.